Les Go On!

Straordinario biotopo vegetazionale formato da un esteso e quasi ininterrotto sistema di macchia mediterranea su duna. La fascia dunale di Bosco Isola, estesa per circa 1500 ha, è ricoperta per la massima parte da una macchia a sclerofille e da piccole porzioni di bosco a Leccio (Quercus ilex), inoltre sono presenti alcune decine di ettari di stagni retrodunali, le cosiddette fantine, a cui è associata una vegetazione ripariale ed igrofila. La continuità di queste formazioni vegetali e di questi habitat acquatici è frequentemente interrotta, soprattutto sul lato a contatto con la riva del lago di Lesina, da una serie di piccoli appezzamenti coltivati e da altrettante rimesse per attrezzi o edificati di piccole dimensioni. Indicato con il codice 9340 questo habitat d’interesse comunitario è strettamente legato all’ambiente mediterraneo, si tratta di Leccete (Fig. 10) prevalentemente termofile. Piccoli esempi di Lecceta vegetante su substrato sabbioso possono essere riscontrati all’interno del sito di indagine in questione; in generale si tratta di formazioni forestali dominate dal Leccio (Quercus ilex) che a seconda delle condizioni stazionali si associa ad altre specie termofile arboree quali Frassino, Roverella, Carpino orientale, mentre nello strato arbustivo sono presenti soprattutto specie sclerofille sempreverdi quali, Fillirea, Alaterno, Lentisco, ecc. In particolari contesti possono esservi contatti e compenetrazioni con formazioni e specie spiccatamente mesofite, Cerro e Aceri in particolare. Sul Gargano queste formazioni sono diffuse prevalentemente sui versanti meridionali e occidentali. Sono utilizzate principalmente come ceduo per produrre legna da ardere, per questo le formazioni non sono mai molto sviluppate. L’ambiente molto chiuso dei cedui, inoltre, riduce la presenza delle specie nello strato erbaceo. Dove si aprono radure o gli esemplari si diradano per il raggiungimento di grandi dimensioni o per l’azione del pascolo lo strato erbaceo si arricchisce notevolmente, come nei pianori di Monte Sacro famosi per la ricchezza di Orchidee. L’habitat salmastro presente nelle aree più prossime alla laguna permette la presenza di una vegetazione annua pioniera di Salicornia, di steppe salate, di perticaie alofile mediterraneee e termo-atlantiche e di pascoli inondati mediterranei La zona di interesse del medesimo studio racchiude una vasta varietà di specie arboree, arbustive, erbacee ecc. Particolare attenzione va posta alla salvaguardi di una specie in particolare, ovvero del Cisto di Clusio (Cistus Clusii), piccolo arbusto della macchia mediterranea simile al rosmarino, appartenente alla famiglia delle Cistaceae, è stato salvato dall’estinzione, grazie al progetto finanziato dell’Unione Europea all’Amministrazione lagunare per un importo complessivo di 455 milioni di lire. Il lavoro è stato realizzato, presso il Bosco Isola, dall’Istituto ortobotanico dell’università di Bari. Ha diretto i lavori il professor Francesco Macchia. Una cospicua popolazione di Cisto Clusius era presente a Marina di Lesina in località Pietramaura ed occupava una superficie di circa un ettaro e mezzo prima della costruzione del villaggio turistico che ne ha provocato la distruzione dell’habitat e la scomparsa della specie nell’area. Nel 1998, quando ormai si riteneva che tale arbusto non fosse più presente nella duna di Lesina, furono rinvenute 5 piante. Dalla raccolta di semi maturi di Cisto Clusius è stato possibile reintrodurre all’interno di un’area di 25 ettari, interamente recintata, 60 piante. Gli amministratori lagunari sono soddisfatti, perché oltre ad avere salvato un arbusto che era inserito nella Lista Rosa delle Piante d’Italia come specie gravemente minacciata dall’estinzione, sono riusciti a creare occupazione per lavoratori locali (Fig. 11). L'elenco delle piante, basato su indagini di campo e dati di letteratura, comprende 678 taxa sottogeneri (di cui 662 a rango specifico) appartenenti a 354 generi e 83 famiglie. Sono state inoltre aggiunte 5 specie ritenute dubbie e da verificare. La famiglia più rappresentata sono Compositae, Graminacee e Leguminose con rispettivamente 87, 83 e 65 taxa, che rappresentano il 50% del totale tra cui Cruciferae (31), Caryophyllaceae (27), Labiatae (24) e Cyperaceae (21). La vegetazione dell'area del "Bosco Isola" a Lesina è chiaramente di tipo mediterraneo con elementi provenienti da regioni a clima più umido e fresco. Sia l'ambiente climatico globale con le basse temperature durante i mesi invernali (Macchia & al. 2000) e la diversità degli ambienti hanno favorito l'insediamento di taxa non strettamente legati al bacino del Mediterraneo. Le zone umide di acqua dolce con falde freatiche superficiali e, soprattutto, i boschi e le macchie legati alle cavità topografiche rappresentano le aree con i corotipi mediterranei più rilevanti. Il grande numero di taxa presenti dipende dalle condizioni ecologiche altamente diversificate. In un'area di circa 1.500 ettari (15,09 km2), Il 32,67% di tutte le entità della flora pugliese. Quest'ultima è composta da 2.075 entità sottogeneriche in un'area di 19.346 Km2 (Marchiori & al. 2000).